Il blog del Vikingo

lunedì, ottobre 24, 2005

Nickelback

Verso la fine dell’estate del 2004 i Nickelback si sono resi conto di essere stati in tour nel mondo per buona parte degli ultimi 5 anni... In quel momento stavano promuovendo l’album The Long Road che proprio allora aveva appena raggiunto i cinque milioni di copie vendute. L’idea dunque era quella di prendersi un po’ di tempo per godersi i frutti del proprio lavoro prima di iniziare a pensare a delle nuove canzoni. Ma dopo due settimane di vacanza Chad, Mike e Ryan hanno ricominciato a sentire una strana e familiare sensazione, cosicché sono entrati nello studio di Chad a Vancouver per provare. “Una volta entrati là dentro e cominciato a fare un po’ di casino, non ci siamo più fermati,” racconta Chad.
Ecco che così nasce questo nuovo album che è uscito il 30 settembre. Album che sancisce ancora una volta l'impronta rock di questa band. Chad e compagni sono tornati un pò verso il rock puro rispetto che nell'ultimo disco, anche se non mancano pezzi "smielati" come per esempio Photograph.
"All The Right Reason"s, quarto album in studio dei Nickelback, segna quindi un cambiamento di tono per la band canadese, presentando un'ampia gamma di stili musicali e l'uso di nuovo strumenti come il pianoforte e gli archi. Ci sono poi brani come "Fight For All Wrong Reasons" e "Animals" che ci riportano, come detto, al loro rock classico; "Side of a Bullet" è invece un tributo al chitarristica dei Pantera Darrell, ahimè assassinato sul palco da un fanatico mentre suonava. "Abbott" e "Follow you home" vede la collaborazione di Billy Gibbons dei ZZ-Top, gruppo che per una persona comune non vorrà dire molto ma gli intenditori capiranno. Questo album, ancora più di quello dei mitici Deep mi ha impressionato vivamente. Spezzo una lancia anche a favore di Chad e compagnia: comprate l'album originale che ha un prezzo relativamente basso, visto che i Nickelback hanno voluto iniziare a inizio carriera producendosi i propri album per loro conto, di modo che il prezzo che noi paghiamo va tutto a favore della band che, lascitemelo dire, se usa i nostri soldi per fare album come questi, ne vale proprio la pena.